Il progetto della Manifattura delle Arti va completato con la
realizzazione di un polo multifunzionale per i linguaggi
contemporanei.
Palazzo d'Accursio dovrà essere al tempo stesso il luogo di
incontro tra il governo municipale e la cittadinanza e la porta
d'ingresso al nostro patrimonio culturale e al patrimonio dei musei
cittadini.
Va incrementata l’offerta di camere in bed&breakfast e la
disponibilità di camere in alberghi a una o due stelle;
un’attenzione analoga serve anche sul fronte della ristorazione;
bisogna realizzare un’area attrezzata di sosta e camper
service.
1 milione di euro all’anno per interventi di manutenzione
straordinaria dell’impiantistica sportiva.
Occorre aprire al coinvolgimento delle fondazioni bancarie
cittadine ed approfondire tutte le possibilità di sostegno
all’accesso al credito e al ricorso alla finanza di progetto.
Vogliamo sollecitare progetti in grado di autosostenersi
finanziariamente per la realizzazione o la ristrutturazione in
concessione degli impianti sportivi di base, e in questo modo
provvedere alla ristrutturazione di numerose piscine che richiedono
manutenzioni straordinarie ed alla realizzazione di impianti per
sport meno diffusi ma con un significativo bacino di utenza
potenziale (come ad esempio il palaghiaccio).
Prevedere aperture serali dei Musei e valutare una turnazione per
aperture domenicali.
Promuovere il progetto "2016 - IX centenario del Comune di
Bologna", per celebrare l’istituzione che da sempre si identifica
con la città stessa. Nove secoli sono una bella età da raccontare,
costruendo una programmazione di eventi ed iniziative nel corso
dell'anno e lanciando contestualmente una campagna specifica per
l'attrazione turistica.
Riprendere e completare lo sviluppo del portale per la salute per
garantire una informazione in tempo reale realmente orientata al
cittadino.
Importanza del bilancio sociale come strumento di verifica delle
politiche, anche a livello di quartiere.
Creazione di una Iperbole 2.0, capace di usare i social media per
il dialogo tra Comune e cittadini, dando ad ogni cittadino una
propria “casa digitale” da cui accedere ai servizi e con cui
interagire con l’amministrazione.
Pubblicazione sul sito web del Comune di tutti gli atti
amministrativi e dirigenziali, dei documenti dettagliati di
bilancio, e dei curriculum dei candidati alla nomina nelle società
partecipate. Istituiremo l’anagrafe pubblica degli eletti per
informare meglio i cittadini dell’attività degli amministratori e
realizzeremo la trasmissione in diretta su web dei consigli
comunali.
Pubblicazione sul web delle graduatorie che concernono il
patrimonio pubblico abitativo.
La partecipazione e l'informazione dei cittadini alle scelte e alle
politiche del Comune non deve essere occasionale ma parte
integrante del processo decisionale.
L’amministrazione deve adottare internamente un sistema per la
gestione e il tracciamento delle richieste dei cittadini
finalizzato a migliorare i tempi di risposta.
Intendiamo promuovere indagini per rilevare il grado di
soddisfazione dei cittadini in relazione a numerosi servizi.
Creare una Carta dei servizi del Comune per consentire ai cittadini
di orientarsi con facilità all’interno dei servizi comunali e
promuovere una maggiore partecipazione dei cittadini.
Proseguire lo sforzo di adozione diffusa del software libero nella
PA. Pubblicare sul web i dati in formato aperto, in modo chiaro e
leggibile, secondo i principi del manifesto dell’Open Government, e
in modalità accessibile a tutti gli utenti secondo gli standard
internazionali.
Occorre organizzare un piano sociale per il lavoro e di sostegno a
chi ha perso l’occupazione, prevedendo accordi con centri di
formazione, istituti di credito e aziende per costruire percorsi
formativi adeguati, agevolazioni tariffarie, riqualificazione dei
lavoratori in mobilità, microcredito, politiche per l’incremento
dell’occupazione femminile e giovanile. Servono attenzione
specifica per favorire la formazione e il reimpiego degli over 50
che restano disoccupati e per far fronte alla crisi di liquidità
che precede l’erogazione della pensione.
Incentivare, anche con clausole sociali sugli appalti, chi assume
giovani per formarli e radicarli sul territorio per contrastare la
precarietà.
Supporto al commercio attraverso azioni di contrasto della rendita
immobiliare, una semplificazione delle procedure per i pubblici
esercizi con estensione dell’autocertificazione e controlli
programmati. Definizione di un nuovo patto sui dehors e sui locali
della notte con autorizzazioni anche pluriennali a fronte di
impegni precisi da rispettare e di investimenti sulla qualità
dell’arredo urbano.
Favorire la nascita di imprese giovanili, anche attraverso la messa
a disposizione di spazi da condividere (co-working) c
Progetto delle botteghe di transizione. Favorire la trasmissione
d’impresa facendo incontrare le imprese vive ma senza eredi con la
domanda di giovani interessati a misurarsi con un’esperienza
imprenditoriale.
Estensione e rafforzamento del wi-fi gratuito, garantito e
accessibile da tutti.
Promuovere l’apprendimento della lingua italiana per i bambini
migranti e le loro famiglie.
Promuovere informazione e orientamento su diritti e doveri degli
stranieri creando sinergie fra URP, sportelli sociali e sanitari.
Prevedere la mediazione interculturale e la responsabilizzazione
dell’associazionismo per assicurare l’accesso e le pari opportunità
nei servizi di welfare.
Completare il recupero del Lungoreno come palco per l'estate
bolognese, con luoghi di relazione da fruire anche alla sera in
modo da rivitalizzare l'area.
Bandi pubblici basati sulla trasparenza, la riduzione della
discrezionalità, l’esplicitazione del contratto di riferimento e
non sul solo criterio del massimo ribasso nell’assegnazione dei
servizi.
Azioni concrete di contrasto alle mafie a partire dalla istituzione
di una giornata in ricordo delle vittime di tutte le mafie e da
corsi di formazione per i pubblici dipendenti i collaborazione con
l’Università per prevenire tentativi di infiltrazione.
Monitoraggio delle attività previste nel protocollo di intesa fra
Comune e Prefettura per Bologna Città Sicura. Pubblicazione degli
atti di assegnazione degli appalti, dando pubblicità
all’istruttoria preventiva e prevedendo verifiche successive sui
requisiti anti-mafia.
Progetti partecipati per ridare nuova vita a luoghi specifici della
città sono la strada maestra per dare maggiore sicurezza.
Vigili di quartiere, illuminazione e videosorveglianza come
strumenti contro degrado e criminalità.
Prevedere un sistema incentivante per premiare chi consuma meno
rifiuti.
L’acqua è un bene comune essenziale e non alienabile su cui deve
rimanere un forte controllo pubblico. Le tariffe devono prevedere
agevolazioni per le fasce di reddito più basse e incentivi per chi
consuma meno. Va rilanciato l'utilizzo dell'acqua del Sindaco nei
locali pubblici. Servono azioni mirate al risparmio idrico.
Conseguire l’obiettivo di ridurre le perdite di acqua nella rete
infrastrutturale idrica al valore individuato nel 16%.
Definire un "Piano energetico comunale".
Sostenere i mercati chilometro zero per la vendita diretta di
prodotti locali e stagionali di qualità; promuovere i Gruppi di
Acquisto Solidale (GAS);
Ampliare gli orti in città per anziani, famiglie e giovani, per un
nuovo rapporto città campagna.
Sperimentazione del primo quartiere senza auto, con edifici
concepiti secondo principi di bioarchitettura, ampi spazi verdi,
piste ciclo- pedonali, efficienti servizi di trasporto pubblico,
valorizzazione delle funzioni culturali, sociali, sportive,
scolastiche e commerciali esistenti e di nuovo insediamento.
Il Piano di recupero e valorizzazione delle aree fluviali e dei
corsi d’acqua, come previsto dal PSC, ha l’obiettivo di favorire
una fruizione sociale, culturale, turistica, sportiva.
Vanno incentivati interventi di forestazione urbana.
Occorre accelerare il programma per lo smaltimento dell’amianto
degli edifici.
Efficientamento energetico della pubblica illuminazione con
riduzione dei costi grazie alle nuove tecnologie e senza spegnere i
lampioni.
Nuove regole di efficienza della struttura urbana per ricorrere
dove possibile al teleriscaldamento e sostituire le caldaie a
gasolio ancora presenti in città.
Favorire l’installazione di pannelli solari sui tetti dei capannoni
e delle case e non sui terreni agricoli.
Prevedere la figura dell’energy manager, esperto in gestione ed uso
razionale delle risorse, nelle aziende pubbliche e nelle aziende
private come requisito per la partecipazione a particolari tipi di
appalti o per accedere a specifiche forme di supporto
pubblico.
Redazione del piano clima, come già previsto. Valutare, assieme a
Comuni, Provincia e Regione, efficaci strumenti territoriali per
diffondere conoscenze e opportunità, soluzioni tecniche e
incentivi, legati all’uso razionale dell’energia, come uno
sportello energia, ovvero un’agenzia metropolitana per l’energia,
anche con il coinvolgimento attivo di aziende e operatori del
settore.
Potenziare l’utilizzo di cibi biologici nelle mense come previsto
dalle norme regionali.
Completamento del rinnovo del “parco” di mezzi pubblici puntando
sull’elettrico.
Favorire l’utilizzo dei mezzi a motore elettrico anche con
l’istallazione di nuove colonnine di alimentazione per auto
elettriche e una prima fornitura di mezzi.
Ridurre la produzione dei rifiuti ed aumentare la raccolta
differenziata deve essere la priorità in funzione dell’ambizioso
obiettivo del 65% previsto dalla normativa europea, che vogliamo
raggiungere e superare.
Raccolta rifiuti “porta a porta”, a cominciare dal centro storico,
dove gli aspetti di decoro urbano devono coniugarsi con la
possibilità di cominciare a raccogliere le tipologie di rifiuto che
oggi, nel cuore di Bologna, non vengono differenziate.
Rete urbana di stazioni ecologiche attrezzate.
Ridurre l’inquinamento acustico per le infrastrutture più rumorose,
proseguendo l’installazione delle barriere acustiche ed altre forme
di mitigazione.
La qualità dell’aria che respiriamo sarà oggetto di un monitoraggio
più intenso per individuare le aree più critiche ed intervenire per
la riduzione delle criticità.
Affrontare il tema dell’inquinamento del suolo, con un’azione
anzitutto di mappatura e portando la tematica all’attenzione della
Regione.
Ci impegniamo a lavorare per la soluzione definitiva dei conflitti
generati da aziende insediate a Bologna da decenni la cui attività
è ormai del tutto incompatibile con la vita urbana e la tutela
ambientale, come la Sintexcal e la Valli Zabban: la
delocalizzazione di queste aziende non è rinviabile.
La riforma dei servizi sociali va completata affrontando con
decisione i problemi emersi ma senza tornare indietro. La scelta
del decentramento va confermata.
Puntare sulle case della salute, che non solo un nuovo nome per i
poliambulatori ma anche un rilancio della loro missione: luoghi
visibili e riconosciuti dai cittadini in cui medici di famiglia e
specialisti si integrino con i servizi sanitari e sociali, per
assicurare un salto di qualità al sistema dell'accesso, alla presa
in carico e alla continuità del percorso di cura e di
assistenza.
Riprogettare il sistema di accesso ai servizi sanitari e
socio-sanitari come primo momento della presa in carico e di
ingresso all’intero percorso e al complesso dei servizi e
intervenire per un miglioramento dei tempi e della qualità
dell’attesa al servizio di pronto soccorso e una riduzione delle
liste d’attesa.
La salute dei bambini deve essere una priorità. Sul piano della
prevenzione va rilanciato il progetto europeo Città Sane delle
Bambine e dei Bambini coinvolgendo quartieri, scuole,
associazionismo, aziende sanitarie e l’Università.
Costituzione del polo pediatrico, primo nucleo di un vero ospedale
pediatrico che, senza bisogno di costruire nuovi edifici, sappia
mettere a sistema le eccellenze e dare risposte efficaci nel
servizio dato ogni giorno, a partire dalla continuità del pronto
soccorso pediatrico.
Rafforzare il sistema di accompagnamento di anziani e disabili per
evitare l’abbandono e garantire la continuità del percorso di cura
e di assistenza. Consolidare la continuità assistenziale tra
ospedale e territorio e costruire percorsi di dimissioni protette,
come già per gli anziani, anche per categorie fragili come minori e
adulti in situazioni di disagio.
Accesso alle scuole d’infanzia comunali senza tassa di iscrizione.
Ampliamento dell’offerta dei nidi e degli altri servizi per la
prima infanzia, col contributo del privato e del privato sociale.
Snellimento della burocrazia ma forte controllo pubblico degli
standard di qualità e dell'aderenza al piano educativo condiviso.
Valutare la possibilità di giungere ad un contratto unico di lavoro
per i lavoratori dei nidi, valido sia nel pubblico che nel
privato.
Sostegno alle famiglie in difficoltà attraverso l’estensione della
fascia di esenzione dalle tariffe e la rivisitazione dei criteri
ISEE per la determinazione della capacità economica.
Forme di reddito sociale indiretto (agevolazioni tariffarie,
contributi in servizi), sostegno ai nuovi lavori autonomi e ad
esperienze di cooperative giovanili, corsi di formazione possono
essere strumenti utili in questa direzione.
Attuare un programma di manutenzione straordinaria degli edifici
scolastici.
Impegno a procedere quanto prima alla realizzazione del secondo
centro di produzione pasti di Seribo per servire in modo ottimale
ed omogeneo tutte le scuole della città.
Valorizzazione dei centri anni verdi per preadolescenti.
Messa a punto di strutture per l’ospitalità di studenti fuori sede
e di un nuovo ostello per la gioventù. Nuovi spazi per lo studio e
l’aggregazione anche con la riqualificazione delle ex aree militari
come luoghi attraenti per studenti e ricercatori e sedi di corsi e
master di università straniere in collaborazione con la nostra.
Sostegno alle esperienze di autogestione dei giovani e di
formazione contro la dispersione scolastica, il disagio, la
violenza, per educare al rispetto delle differenze a partire da
quelle di genere.
Il Sindaco accoglierà ogni anno gli studenti, a significare che la
città è la loro casa, con un evento cittadino, affiancato ad azioni
e servizi per favore il loro inserimento in città.
L’istituzione di una settimana annuale dell’accoglienza dedicata
alle matricole; corsi di italiano per gli immigrati tenuti dagli
studenti nell’ambito di stage volontari; coinvolgimento degli
studenti universitari nel supporto agli adolescenti nell'ambito di
servizi di pubblica utilità come biblioteche e musei; progetti con
centri di ricerca e mondo delle imprese anche nel quadro del Piano
strategico; introduzione di azioni per il sostegno al merito e al
reddito tramite borse di studio, prestiti fiduciari e microcredito
in collaborazione con il mondo dell’economia e del credito;
Favorire progetti per l’aggregazione giovanile in sinergia col
privato sociale ed il coinvolgimento di educatori. Coordinare i
servizi offerti dai diversi quartieri per i giovani.
Piano di edilizia sociale per favorire la mobilità degli studenti e
dei ricercatori.
Per quanto riguarda il servizio di edilizia residenziale pubblica
rivolto alle persone più svantaggiate, si deve procedere ad una
accurata verifica del reddito e dei requisiti nell’assegnazione
degli alloggi, con rigorose verifiche periodiche sul mantenimento
dei requisiti.
E’ necessario continuare a promuovere programmi per il recupero
delle case ERP che necessitano di interventi manutentivi
straordinari e di adeguamento agli standard edilizi, energetici e
di socialità (ad esempio ascensori per anziani).
Promuovere politiche per la casa attente alla fascia a reddito
medio, al ceto medio che si sta impoverendo e alle giovani
generazioni: studenti, giovani coppie, lavoratori precari per i
quali l’autonomia e la casa in proprietà è un puro miraggio. Per
questo è necessario lavorare al rilancio dell'Agenzia Metropolitana
per l'Affitto, perché possa facilitare l’immissione sul mercato di
alloggi a canoni agevolati a fronte di chiare garanzie per i
piccoli proprietari sulla certezza del rilascio, garanzie per la
morosità o eventuali danni subiti. .
Realizzare un programma di edilizia residenziale sociale per
realizzare 1.000 nuovi alloggi in cinque anni, da mettere a
disposizione di persone e nuclei familiari svantaggiati, non in
grado di accedere all’offerta del libero mercato.
Mettere in rete anziani, famiglie e associazioni anche utilizzando
le nuove tecnologie e forme di assistenza a distanza, promuovendo
relazioni di sostegno fra anziani e giovani e valorizzando il
volontariato. In questa linea progettare nuove avanzate modalità di
assistenza domiciliare e di sostegno sociale e sanitario a distanza
(e-care).
Sostegno alle famiglie delle persone inferme, supportando le
famiglie con particolari patologie psico-fisiche, e prevedendo
nuove forme di ospitalità nei confronti di coloro che vengono a
Bologna per curarsi da tutta Italia, con forme di accoglienza alle
famiglie dei malati da varare in collaborazione con la grande
risorsa dell’associazionismo sanitario.
Accelerazione della rimozione delle barriere architettoniche e
dell’introduzione di dispositivi per l’autosufficienza nella
fruizione della città, nell’ottica dell’accessibilità per tutti.
Il progetto della Manifattura delle Arti va completato con la
realizzazione di un polo multifunzionale per i linguaggi
contemporanei.
Palazzo d'Accursio dovrà essere al tempo stesso il luogo di
incontro tra il governo municipale e la cittadinanza e la porta
d'ingresso al nostro patrimonio culturale e al patrimonio dei musei
cittadini.
Va incrementata l’offerta di camere in bed&breakfast e la
disponibilità di camere in alberghi a una o due stelle;
un’attenzione analoga serve anche sul fronte della ristorazione;
bisogna realizzare un’area attrezzata di sosta e camper
service.
1 milione di euro all’anno per interventi di manutenzione
straordinaria dell’impiantistica sportiva.
Completamento del rinnovo del “parco” di mezzi pubblici puntando
sull’elettrico.
Favorire l’utilizzo dei mezzi a motore elettrico anche con
l’istallazione di nuove colonnine di alimentazione per auto
elettriche e una prima fornitura di mezzi.
Ridurre la produzione dei rifiuti ed aumentare la raccolta
differenziata deve essere la priorità in funzione dell’ambizioso
obiettivo del 65% previsto dalla normativa europea, che vogliamo
raggiungere e superare.
Raccolta rifiuti “porta a porta”, a cominciare dal centro storico,
dove gli aspetti di decoro urbano devono coniugarsi con la
possibilità di cominciare a raccogliere le tipologie di rifiuto che
oggi, nel cuore di Bologna, non vengono differenziate.
Un sistema di mobilità di area vasta che abbia il suo perno nel
Sistema Ferroviario Metropolitano (sul quale "dirottare" le risorse
statali stanziate per il Metrò), che va rapidamente completato, che
potenzi il trasporto pubblico locale e della mobilità
ciclopedonale, che valorizzi le infrastrutture per la mobilità che
favoriscono il ruolo di Bologna come hub, come la nuova Stazione
dell’alta velocità, l’Aeroporto e l’Interporto.
Aggiornare il piano del traffico con una maggiore attenzione alla
sostenibilità ambientale, all’innovazione e alle esigenze dei
cittadini, realizzando un piano di zone pedonali e di zone 30 in
tutta la città a partire dalla città storica ed attuando progetti
per la sicurezza dell’utenza debole.
Incoraggiare l’utilizzo dei mezzi pubblici di trasporto con misure
incentivanti quali: la gratuità per i bambini fino a 12 anni,
sconti sugli abbonamenti di lavoratori e studenti, semplificando ed
integrando le tariffe tra ferro e gomma (progetto Stimer/Mi muovo),
contrastando la pratica dell'abusivismo usando le nuove
tecnologie.
Potenziamento del servizio di trasporto pubblico notturno, e
sperimentazione di forme innovative di mobilità, rilancio del taxi
rosa.
Attuare un piano merci con il pieno sviluppo del van sharing, di
una differenziazione degli orari, pianificando ed effettuando la
distribuzione delle merci al dettaglio con mezzi ecologici,
l’utilizzo del CAAB come piattaforma logistica del trasporto
rivolto a negozi, hotel e ristoranti.
Progressive pedonalizzazioni diffuse in tutta la città.
Realizzazione di nuovi percorsi sicuri casa- scuola.
Sperimentazione della pedonalizzazione nella zona T (vie Ugo Bassi,
Rizzoli Indipendenza) nei fine settimana.
Ampliare e ricucire una rete di piste ciclabili sicure ed in sede
riservata.
Realizzare il progetto “1000 biciclette per Bologna”, un servizio
di bike sharing efficiente e diffuso, ampliando le rastrelliere ed
il deposito bici in stazione.
Sperimentazione del primo quartiere senza auto, con edifici
concepiti secondo principi di bioarchitettura, ampi spazi verdi,
piste ciclo- pedonali, efficienti servizi di trasporto pubblico,
valorizzazione delle funzioni culturali, sociali, sportive,
scolastiche e commerciali esistenti e di nuovo insediamento.
Il Piano di recupero e valorizzazione delle aree fluviali e dei
corsi d’acqua, come previsto dal PSC, ha l’obiettivo di favorire
una fruizione sociale, culturale, turistica, sportiva.
Vanno incentivati interventi di forestazione urbana.
Occorre accelerare il programma per lo smaltimento dell’amianto
degli edifici.
Razionalizzazione del sistema della sosta con la previsione di
nuovi parcheggi in silos e interrati per liberare lo spazio
pubblico dalle auto e garantire accessibilità e fruibilità alla
città nel suo complesso. Programmare il riutilizzo e la
realizzazione di parcheggi in aree adiacenti al centro storico e
nelle zone periferiche per favorire il sistema di interscambio fra
trasporto individuale e collettivo e fra auto e bici.
Città Metropolitana e Piano Strategico Metropolitano: un’idea di
trasformazione basata su progetti chiave per il futuro del nostro
territorio.
Le opportunità di crescita sono da ricercare nella riqualificazione
urbanistica ed edilizia del patrimonio esistente e nella
rigenerazione di aree dismesse e sottoutilizzate, già individuate
dal PSC, migliorando il rendimento energetico degli edifici e
diminuendo l’impronta ecologica della città senza consumare suolo
agricolo, promovendo e incentivando concorsi di progettazione
rivolti a giovani professionisti.
Tutela dei cunei agricoli di pianura e del sistema collinare e sua
valorizzazione ambientale, paesaggistica e agricola attraverso un
accordo sovracomunale per la collina e le campagne urbane.
Un progetto di innovazione urbana definirà gli interventi, anche
piccoli ma tra loro integrati e coordinati, di manutenzione e
progettazione, per rendere armonioso e funzionale l’aspetto
estetico della città e valorizzare l’identità e la qualità dello
spazio pubblico, con un’attenzione particolare alla segnaletica ed
ai contenitori per i rifiuti.
Per valorizzare i luoghi della città diffusa verrà applicata la
legge del 2% sul valore degli appalti per la realizzazione di opere
di arte pubblica, e l’assegnazione di spazi pubblici per
l’espressione di Programma di Virginio Merola – Bologna 2011-2021
Pagina 5 creatività artistica di strada nel quadro della promozione
della qualità urbana e del contrasto al vandalismo grafico e
all’inciviltà urbana.
Fra i luoghi di cui promuovere una profonda riqualificazione ci
sono anche i cimiteri della città, con le manutenzioni
straordinarie volte a ripristinare il massimo decoro.
Un sistema di mobilità di area vasta che abbia il suo perno nel
Sistema Ferroviario Metropolitano (sul quale "dirottare" le risorse
statali stanziate per il Metrò), che va rapidamente completato, che
potenzi il trasporto pubblico locale e della mobilità
ciclopedonale, che valorizzi le infrastrutture per la mobilità che
favoriscono il ruolo di Bologna come hub, come la nuova Stazione
dell’alta velocità, l’Aeroporto e l’Interporto.
Aggiornare il piano del traffico con una maggiore attenzione alla
sostenibilità ambientale, all’innovazione e alle esigenze dei
cittadini, realizzando un piano di zone pedonali e di zone 30 in
tutta la città a partire dalla città storica ed attuando progetti
per la sicurezza dell’utenza debole.
Incoraggiare l’utilizzo dei mezzi pubblici di trasporto con misure
incentivanti quali: la gratuità per i bambini fino a 12 anni,
sconti sugli abbonamenti di lavoratori e studenti, semplificando ed
integrando le tariffe tra ferro e gomma (progetto Stimer/Mi muovo),
contrastando la pratica dell'abusivismo usando le nuove
tecnologie.
Potenziamento del servizio di trasporto pubblico notturno, e
sperimentazione di forme innovative di mobilità, rilancio del taxi
rosa.
Occorre organizzare un piano sociale per il lavoro e di sostegno a
chi ha perso l’occupazione, prevedendo accordi con centri di
formazione, istituti di credito e aziende per costruire percorsi
formativi adeguati, agevolazioni tariffarie, riqualificazione dei
lavoratori in mobilità, microcredito, politiche per l’incremento
dell’occupazione femminile e giovanile. Servono attenzione
specifica per favorire la formazione e il reimpiego degli over 50
che restano disoccupati e per far fronte alla crisi di liquidità
che precede l’erogazione della pensione.
Incentivare, anche con clausole sociali sugli appalti, chi assume
giovani per formarli e radicarli sul territorio per contrastare la
precarietà.
Supporto al commercio attraverso azioni di contrasto della rendita
immobiliare, una semplificazione delle procedure per i pubblici
esercizi con estensione dell’autocertificazione e controlli
programmati. Definizione di un nuovo patto sui dehors e sui locali
della notte con autorizzazioni anche pluriennali a fronte di
impegni precisi da rispettare e di investimenti sulla qualità
dell’arredo urbano.
Favorire la nascita di imprese giovanili, anche attraverso la messa
a disposizione di spazi da condividere (co-working) c
Progetto delle botteghe di transizione. Favorire la trasmissione
d’impresa facendo incontrare le imprese vive ma senza eredi con la
domanda di giovani interessati a misurarsi con un’esperienza
imprenditoriale.
Recuperare piena capacità di indirizzo e di controllo delle
partecipate, in rappresentanza sostanziale e non formale dei propri
cittadini.
Nomine nei Cda delle società partecipate: l’impegno è quello di
valorizzare al massimo il merito e le competenze. In questo quadro,
si presterà particolare attenzione alla presenza delle donne, al
rinnovamento generazionale, al contenimento dei compensi e del
numero dei consiglieri ed evitando doppi incarichi.
Il Sindaco accoglierà ogni anno gli studenti, a significare che la
città è la loro casa, con un evento cittadino, affiancato ad azioni
e servizi per favore il loro inserimento in città.
Messa a punto di strutture per l’ospitalità di studenti fuori sede
e di un nuovo ostello per la gioventù, un piano di edilizia sociale
per favorire la mobilità degli studenti e dei ricercatori; nuovi
spazi per lo studio e l’aggregazione anche con la riqualificazione
delle ex aree militari come luoghi attraenti per studenti e
ricercatori e sedi di corsi e master di università straniere in
collaborazione con la nostra; un piano condiviso per gli spazi di
studio; l’istituzione di una settimana annuale dell’accoglienza
dedicata alle matricole; corsi di italiano per gli immigrati tenuti
dagli studenti nell’ambito di stage volontari; coinvolgimento degli
studenti universitari nel supporto agli adolescenti nell'ambito di
servizi di pubblica utilità come biblioteche e musei; progetti con
centri di ricerca e mondo delle imprese anche nel quadro del Piano
strategico; introduzione di azioni per il sostegno al merito e al
reddito tramite borse di studio, prestiti fiduciari e microcredito
in collaborazione con il mondo dell’economia e del credito;
Attuare un programma di manutenzione straordinaria degli edifici
scolastici.
Impegno a procedere quanto prima alla realizzazione del secondo
centro di produzione pasti di Seribo per servire in modo ottimale
ed omogeneo tutte le scuole della città.
Condividere con i portatori di interessi obiettivi e priorità per
fare convergere investimenti pubblici e privati sui progetti
culturali di rilevanza strategica, anche attraverso l’istituzione
di nuovi strumenti amministrativi e finanziari condivisi. Lo scopo
è coinvolgere e mettere in rete le competenze, le fondazioni, il
sistema imprenditoriale e produttivo e l’amministrazione nel ruolo
di indirizzo.
Sostenere il Teatro Comunale puntando su una gestione più moderna e
un utilizzo diversificato capace di farne un centro vivo di
cultura.
Riprogettazione, insieme con l’Istituzione Biblioteche, del ruolo
delle biblioteche come piazze del sapere e spazi pubblici
multifunzionali vicini ai cittadini
Progetto di marketing territoriale e creazione del marchio
Bologna.
Sul fronte del turismo congressuale e fieristico vanno sviluppati
una serie di eventi specifici collegati alle fiere più importanti.
Il progetto della Manifattura delle Arti va completato con la
realizzazione di un polo multifunzionale per i linguaggi
contemporanei.
Palazzo d'Accursio dovrà essere al tempo stesso il luogo di
incontro tra il governo municipale e la cittadinanza e la porta
d'ingresso al nostro patrimonio culturale e al patrimonio dei musei
cittadini.
Va incrementata l’offerta di camere in bed&breakfast e la
disponibilità di camere in alberghi a una o due stelle;
un’attenzione analoga serve anche sul fronte della ristorazione;
bisogna realizzare un’area attrezzata di sosta e camper service.
Prevedere aperture serali dei Musei e valutare una turnazione per
aperture domenicali.
Promuovere il progetto "2016 - IX centenario del Comune di
Bologna", per celebrare l’istituzione che da sempre si identifica
con la città stessa. Nove secoli sono una bella età da raccontare,
costruendo una programmazione di eventi ed iniziative nel corso
dell'anno e lanciando contestualmente una campagna specifica per
l'attrazione turistica.
Completare il recupero del Lungoreno come palco per l'estate
bolognese, con luoghi di relazione da fruire anche alla sera in
modo da rivitalizzare l'area.